Sempre più frequentemente ricevo mail in cui mi si chiedono informazioni riguardo gli effetti dell'utilizzo delle pedane vibranti e, infatti, negli ultimi tempi si parla sempre più frequentemente dei presunti effetti miracolosi della vibrazione.
Ho deciso di scrivere questo breve articolo, volutamente non tecnico, perché ritengo sia doveroso spiegare alle persone che non si intendono di riabilitazione o di scienza dell'esercizio cosa succede dal momento che si effettua un trattamento allenante vibratorio.
Come spiegazione, non riporterò ovviamente la mia soggettiva opinione, ma ciò che riporta la comunità medico-scientifica mondiale attraverso le principali e più importanti pubblicazioni del settore.
Quello della vibrazione è un concetto relativamente recente.
Il Prof. Carmelo Bosco Ph.D., D.U., D.hon.C., da pochi anni scomparso prematuramente, uno dei massimi esperti mondiali di biomeccanica e di fisiologia dell'allenamento, ha per primo introdotto il concetto della vibrazione alla fine degli anni '90.
Dopo anni e anni di studi e ricerche il professore ed il suo staff sono arrivati a realizzare e ad affinare un complesso sistema di stimolazioni vibratorie che agivano sul sistema osteo-artro-mio-fasciale e sul sistema neurologico.
Il risultato pratico di questo affascinante studio fu la realizzazione di una particolare pedana vibrante, la N.E.M.E.S. (NEuroMuscularMEccanicalStimulation), realizzata con criteri esclusivamente medico-scientifici.
Basti pensare che la NEMES è tuttora utilizzata dagli astronauti della NASA per prevenire e contrastare gli effetti della sarcopenia (declino della massa muscolare) e della osteopenia (declino della massa ossea) indotti dalla assenza di gravità nello spazio.
I principali pro del trattamento vibratorio con la NEMES, approvati dalla comunità scientifica mondiale, sono i seguenti:
miglioramento della forza massimale (negli atleti)
miglioramento della forza esplosiva (negli atleti)
miglioramento della capacità respiratoria
miglioramento dei processi di ossificazione
miglioramento della mineralizzazione ossea nei pazienti osteoporotici
miglioramento nella sintesi di alcuni ormoni
E' da sottolineare che non esiste un solo programma vibratorio ad una determinata frequenza, ma diversi programmi a diverse frequenze eseguiti con il soggetto in diverse posizioni corporee. Inoltre, il soggetto che si sottopone al trattamento è sempre seguito da uno specialista dell'esercizio.
Dunque è vero che il trattamento vibratorio incide positivamente su diversi fattori, ma a patto che la pedana utilizzata sia scientificamente testata e certificata, e a patto che il trattamento sia supervisionato da personale tecnico specializzato.
Si prendono queste accortezze perché vi sono diverse controindicazioni assolute all'esecuzione della Vibrazione Corporea Totale (WBW-Whole-Body Vibration).Gli studi condotti sulla vibrazione diretta sulla colonna vertebrale indicano che la vibrazione può causare o essere una concausa dei seguenti danni:
protrusione e/o erniazione del disco intervertebrale
degenerazione delle massa ossea vertebrale
osteoartrite
La vibrazione che è indotta dalla colonna alla testa può causare i seguenti danni:
diminuzione dell'udito
indebolimento della visione
danno vestibolare
emorragia cerebrale a frequenze e magnitudo troppo elevate
Per chiarire meglio i danni che un errato allenamento vibratorio può arrecare darò una ulteriore spiegazione: nelle pubblicazioni di clinica e fisiologia dell'esercizio, come in altre del resto, si riportano i risultati di studi e ricerche effettuate su soggetti "viventi"; nel caso specifico, cioè nelle ricerche sulla vibrazione, sono stati adottati i cosiddetti "criteri di esclusione".
Ciò significa che persone con determinate problematiche fisiche non potevano partecipare agli esperimenti, dato l'alto rischio di peggioramento dei sintomi che avrebbero potuto sviluppare se si fossero sottoposte al trattamento vibratorio.
Questi criteri di esclusione includono:
storia di dolore lombare
infiammazione acuta della pelvi o degli arti inferiori
trombosi acuta
osteosarcoma (tumore delle ossa)
fratture recenti
impianti recenti
litiasi (calcolosi) epatica, renale e della colecisti
malattie della colonna vertebrale
malattia vascolare periferica
gravidanza
Quindi ben vengano gli allenamenti vibratori, ma a patto che siano supervisionati e prescritti da personale tecnico specialistico.
Inoltre le persone che si riconoscono nelle condizioni di cui sopra non dovrebbero assolutamente sottoporsi a nessun tipo di trattamento vibratorio.
Perciò invito le persone che leggeranno questo articolo a non fidarsi di nessuna promessa miracolosa (perdita di peso, diventare più belli, ringiovanimento!!) e a consultarsi sempre con il medico o col tecnico specialista prima di intraprendere un qualsivoglia programma di condizionamento vibratorio.
Che acqua bevi?
Analizzando una quantità notevole di acque minerali in bottiglia e emerso. che in tutte le acque vi è la presenza di numerose tracce di sostanze tossiche, come arsenico, uranio, bario, mercurio, alluminio, berillio e fluoro.
I metalli pesanti sono introdotti nei sistemi acquatici come conseguenza dell'erosione di terreni e roccie, dalle eruzioni vulcaniche, e da diverse attività umane che coinvolgono estrazione mineraria, trattamento, o uso di metalli e/o sostanze che contengono metalli inquinanti. Gli inquinanti più comuni formati da metalli pesanti sono arsenico, cadmio, cromo, rame, nichel, piombo alluminio e mercurio. Visto che l essere umano è composto al 70% d acqua e importantissimo introdurre acqua non contaminata da metalli pesanti,visto che è accertato che questi causano molteplici patologie anche gravi.
L’arsenico nelle acque italiane è stato un tema molto sentito a causa anche degli sforamenti dei limiti in molte città italiane. L’Unione Europea ha imposto un limite di 10 microgrammi per litro (valido sia per le acque minerali che per quelle destinate al consumo umano) sotto il quale le acque minerali possono considerarsi sicure sia per adulti che per neonati.L’arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acque minerali contaminate, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
L’arsenico nelle acque italiane è stato un tema molto sentito a causa anche degli sforamenti dei limiti in molte città italiane. L’Unione Europea ha imposto un limite di 10 microgrammi per litro (valido sia per le acque minerali che per quelle destinate al consumo umano) sotto il quale le acque minerali possono considerarsi sicure sia per adulti che per neonati.L’arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acque minerali contaminate, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
- Milano
- San Remo
- Torino
- Barcellona